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La Storia dei Giochi
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I Giochi del Mediterraneo nascono
ufficialmente nel 1951 ad Alessandria
d'Egitto grazie all'appassionata ed
infaticabile opera di Mohamed Taher
Pacha. Da allora ai giorni nostri si
sono svolte dodici edizioni della
manifestazione. Le dieci edizioni
successive a quella egiziana (Barcellona
‘55, Beirut
‘59, Napoli
‘63, Tunisi
‘67, Izmir
‘71, Algeri
‘75, Spalato
‘79, Casablanca
‘83, Latakia
‘87 e Atene ‘91) si sono
svolte regolarmente ogni quattro anni
e sempre dodici mesi prima
dell'Olimpiade. Ma nel ‘91 il C.I.J.M.
(il Comitato internazionale dei Giochi
del Mediterraneo) ratificò la
decisione di far svolgere la
manifestazione un anno dopo i Giochi
Olimpici. Così si stabilì che la
regione francese di
Languedoc-Roussillon avrebbe
organizzato un'edizione straordinaria,
la dodicesima, nel ‘93. Nel ‘97
toccherà a Bari organizzare dal 13 al
25 giugno la tredicesima edizione. In
più di quarant'anni la manifestazione
è cresciuta con regolarità
espandendo il suo interesse in tutti i
Paesi del Mediterraneo. A Bari, per la
prima volta in una manifestazione
sportiva internazionale, potrebbero
essere ammesse contemporaneamente le
rappresentative di Israele e
Palestina. Una decisione che dovrebbe
essere ratificata dall'Assemblea
generale del C.I.J.M. l'anno prossimo
ad Atlanta, portando così a 23 il
numero dei Paesi partecipanti. Nel
‘51 ad Alessandria d'Egitto furono
10 (Grecia, Egitto, Francia, Italia,
Jugoslavia, Libano, Malta, Siria,
Spagna e Turchia). |
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I Giochi di Latakia 1987
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11-25 settembre
La
decima edizione dei Giochi del
Mediterraneo si disputa a Latakia,
in Siria. La manifestazione
rappresenta una sorta di oasi nel
clima di fibrillazione che purtroppo
pervade alcune aree del Medio
Oriente. Cresce ancora il numero dei
Paesi partecipanti (18). Anche i
dirigenti siriani non hanno lesinato
impegno per l'organizzazione delle
competizioni. A Latakia il dominio
italiano è addirittura
stratosferico: 69 medaglie d'oro
contro le 17 della Jugoslavia e le
16 della Francia. Un predominio
assoluto. La Siria festeggia le nove
medaglie d'oro e il sesto posto alle
spalle di Spagna e Marocco. I Giochi
di Latakia hanno però due altre
buone ragioni per essere ricordati:
l'elezione del nuovo presidente del
C.I.J.M. e la designazione della
sede per l'edizione del ‘91,
quella che segna i 40 anni della
manifestazione. Claude Collard è il
nuovo presidente del Comitato dei
Giochi: francese, proviene dal judo.
È indicato da tutti quale degno
erede del fondatore della
manifestazione, Mohamed Taher Pacha.
Il secondo risultato significativo
l'Assemblea generale l'ottiene nella
votazione per la sede
dell'undicesima edizione. Le
preferenze convergono su Atene, la
più suggestiva per festeggiare i 40
anni della manifestazione. Una
scelta che si rivelerà indovinata
poiché segnerà il momento più
alto toccato dai Giochi del
Mediterraneo. |
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I Giochi di Atene 1991
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28 giugno - 12 luglio
L'Acropoli segna il più grande salto di
qualità registrato nei 40 anni della
manifestazione. I Giochi del Mediterraneo
sono nella casa più naturale, nella patria
dello sport. La città è incantevole e
tutto parla dei Giochi. L'ospitalità
riservata ad atleti, dirigenti e giornalisti
è addirittura straordinaria. Ancor prima
che inizino le gare l'Italia è impegnata
sul fronte della designazione dell'edizione
del ‘97. La candidatura di Bari è
minacciata da quelle altrettanto autorevoli
di Tunisi e Valencia.
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Lo
sforzo dei dirigenti baresi e
di quelli del C.O.N.I. è
premiato da un successo pieno:
designazione al primo turno
senza ballottaggio. Ma
l'Italia (380 atleti) è prima
anche sul fronte delle gare
nelle quali conquista ben 67
medaglie d'oro, davanti alla
Francia (48) e alla Turchia
(23). |
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La
Grecia è sesta (9 medaglie
d'oro), ma il suo trionfo è
tutto nell'apparato
organizzativo. Non c'è nulla
che non fili per il verso
giusto e le rappresentative
dei 18 Paesi godono di
un'accoglienza senza pari. Gli
azzurri tengono banco. |
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C'è
grande ammirazione per lo stile
poderoso dei canottieri Carmine e
Giuseppe Abbagnale, per la classe
purissima del fiorettista Mauro
Numa, per le vigorose bracciate di
Giorgio Lamberti e Luca Sacchi.
Cresce l'entusiasmo per gli italiani
della pallavolo che strappano l'oro
a conclusione di una combattutissima
finale contro la Jugoslavia. Un
trionfo per Julio Velasco, il quale
proprio ad Atene viene raggiunto
dalla notizia che gli è stata
concessa la cittadinanza italiana. |
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